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La Finanziaria resta blindata

di Marco Rogari

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5 novembre 2008

La Finanziaria resta blindata. Anche per la maggioranza. Dal Governo è infatti arrivato semaforo rosso a quasi tutti gli emendamenti presentati dal relatore, Gaspare Giudice (Pdl). In serata, prima dell'avvio della maratona notturna per giungere al via libera della commissione Bilancio di Montecitorio (poi interrotta per le assenze della maggioranza che ha rischiato di andare "sotto"), solo una manciata dei correttivi presentati dal relatore risultava avere vere chance di un disco verde. Primi fra tutti quello sull'ammorbidimento del Patto di stabilità interno e i ritocchi sulla irrobustimento della dote per la proroga degli ammortizzatori nel 2009 e sui nuovi fondi legati alla "specificità" Forze armate e forze di polizia. L'Esecutivo insomma non ha allentato i cordoni della borsa. E ha anzi fatto capire che l'eventuale extragettito fiscale 2009 difficilmente sarà utilizzato per ridurre le tasse, bensì per raggiungere gli obiettivi di contenimento del deficit prefissati in sede Ue.

La rotta scelta dall'Esecutivo è in netto contrasto con quella proposta dall'opposizione. Che ha appoggiato compatta un emendamento presentato dall'Idv finalizzato a riproporre l'uso, come già accaduto negli ultimi anni, delle entrate fiscali superiori a quelle preventivate per l'abbattimento delle imposte sui cittadini. Ma dalla commissione Bilancio è arrivato un secco no. «La Finanziaria di quest'anno è diversa da quelle del passato: Serve solo per mantenere i saldi e un comma di questo genere non aveva alcun senso», ha detto il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas. Che ha aggiunto: «Interventi sui redditi? Se casca la manna dal cielo...».

Un atteggiamento che è non piaciuto all'opposizione, critica con il Governo anche per il no ad alcuni emendamenti presentati dal Pd per introdurre "sostegni" per la crisi dei mutui e per correggere le misure-Brunetta sull'adeguamento automatico dei salari degli "statali". «Il clima è increscioso – ha affermato Pier Paolo Baretta, capogruppo del Pd in commissione –, il governo è imballato e la maggioranza intimidita. Non c'è alcuna disponibilità ad affrontare problemi».
Il testo che approderà in Aula, dunque, dovrebbe sostanzialmente ricalcare quello originario varato dal Governo. Con l'aggiunta di un numero ristretto di emendamenti pescati dal pacchetto del relatore. Che comunque ha ribadito che diversi dei correttivi ritirati dalla maggioranza «potranno trovare spazio in altri Ddl collegati». Se infatti la partita tra l'Esecutivo e l'opposizione tornerà ad essere giocata in Aula, dove il Governo potrebbe anche ricorrere alla fiducia, quella all'interno della maggioranza si svilupperà, con tutta probabilità, sul terreno dei collegati alla manovra estiva.
Un terreno che nelle prossime settimane potrebbe favorire qualche sorpresa, come quella di un micro-pacchetto di misure per famiglie e imprese.

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